Lanciata nel 1993 e disponibile solo con carrozzeria a 3 porte, la Peugeot 306 S16 porta in dote la prima motorizzazione bialbero della gamma. Un quattro cilindri da 2.0 litri di cilindrata, 16 valvole in grado di sviluppare una potenza di 155 CV a 6.500 giri al minuti ed una coppia massima di 187 Nm. Dalla 306 S16 è stata creata la 306 Maxi, modello Peugeot pluri-vincitrice nelle competizioni rally.

Una pubblicità francese dell’epoca presenta la nuova 306 S16. Il claim dice: è come la cavalleria, arriva sempre in tempo

Non paghi di tale soluzione, Peugeot – letteralmente – spinse sull’acceleratore e dopo solo tre anni dal lancio mise la 306 S16 anticipatamente in pensione per lasciare spazio alla neonata Peugeot 306 GTI. La nuova versione della 306 “sportiva” offriva un nuovo restyling e nuove soluzioni estetiche, oltre ad un propulsore sempre 2.0 litri ma con maggiore cavalleria (ora diventati 167) con una coppia massima di ben 196 Nm. Sulla nuova 306 GTI fu inoltre lanciato un nuovo cambio manuale a 6 rapporti che sostituiva la precedente trasmissione a 5 velocità. La nuova 306 GTI era in grado di offrire un accelerazione 0-100 km/h in 8,5 secondi ed una velocità massima di ben 220 km/h.

In questa galleria di belle immagini la 306 S16 non smentisce le tradizioni Peugeot: pulizia nelle linee e finiture di classe superiore offerti dagli interni

Dalla 306 S16, derivò anche la versione speciale Le Mans di cui parleremo prossimamente in un altro articolo. Oggi la 306 16S è diventato un modello ricercato e di culto, non solo per aver dato i natali alla iper-vincente 306 Maxi ma per l’esiguo numero di prodotti realizzati tra il 1993 ed il 1996.

Il coreografico bialbero 2.0 litri a 16 valvole montato sulla 306. Eccitante solo alla vista.

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