Peugeot 205, une sacrée GTi!
Così venne lanciata nel marzo del 1984 la versione “tutto pepe” della nuova 205. Accompagnata da un video ispirato all’agente segreto più famoso al mondo, la nuova versione GTi, come descritto nel video, viene letteralmente “lanciata”. La GTi venne ben presto apprezzata dai “maschietti” sportivi dell’epoca, grazie alle due versioni GTi da 105, 115 CV e successivamente da 130 CV. La gamma venne poi completata dalla versione cabriolet disegnata e realizzata da Pininfarina. Sarà però la versione 205 T16, prodotta in 200 esemplari stradali col suo motore turbo e le quattro ruote motrici, a far sognare molti della generazione degli attuali sessantenni. La 205, denominata il “numero sacro” rimane un capolavoro per la marca del Leone e coi suoi oltre 5,4 milioni di esemplari prodotti in varie parti del mondo si ritaglia il ruolo di diritto di “World Car”.
Il video di lancio della 205 GTi
La 205 GTi si differenziava dalle altre versioni innanzitutto per il fatto di essere a tre porte. Le larghe modanature con un inserto rosso – che corrono lungo tutta la carrozzeria – inglobando anche i paraurti e i fianchetti. I parafanghi allargati di alcuni centimetri non passano inosservati e donano a questa versione il giusto look sportivo, tanto in voga negli anni ’80. Lo spoiler sul portellone posteriore era invece, molto discreto. Le modanature nere e lisce sul montante, con le scritte GTi e 1.6 o 1.9, tolsero ogni dubbio sulla natura del modello. Guardandola frontalmente, di tre quarti, si percepiva subito il temperamento sportivo: lo spoiler anteriore con i fari a lunga portata integrati, lo specchietto affusolato, di foggia diversa dalle versioni a cinque porte e i cerchi in lega che richiamano quelli della Turbo 16, facevano correre l’immaginazione. La gamma dei colori prevedeva cinque tinte, due metallizzate e tre pastello: grigio Grafite e grigio Futura metallizzati, bianco Meije, nero e rosso Vallelunga come colori pastello. Al momento della presentazione la vernice metallizzata costituiva, su molti mercati, l’unico optional disponibile, ma poco dopo venne introdotto anche il tetto apribile in vetro.
La 205 GTi 1.6
Nata con il motore di 1600 cc da 105 CV, già nel 1986 venne affiancata dalla versione con 115 CV, da cui differiva solo per piccolissimi dettagli, come il fondo scala del contachilometri che passò da 200 a 220 km/h. La 205 GTi 1.6 105 CV rimane a listino solo fino al 1987.
La 205 GTi 1.6 nasce con 105 CV. Nel 1986 verrà affiancata dalla versione potenziata da 115 CV
La 205 GTi 1.9
Salone di Parigi 1986: una nuova 205 viene presentata e catalizza subito l’attenzione. Da tempo se ne parla e le indiscrezioni di stampa ne hanno preannunciato l’arrivo. Ben 130 CV sotto il cofano, da 0 a 100 km/h in 7,8 secondi, i 400 metri in 29,2 secondi e ben 206 km/h… tanta, tanta grinta, lasciando pressoché invariati i consumi. Un bel risultato, ottenuto grazie all’aumento della cilindrata e all’iniezione elettronica Bosch LE 2 Jetronic. L’aumento della coppia è disponibile fin dai 2200 giri ma viene ridotta di 250 kgm, rispetto alla versione 1600 con 115 CV. Esternamente solo i cerchi in lega maggiorati da 15 pollici, con grossi fori di areazione, la scritta 1.9 sui fregi dei montanti posteriori, la scritta 130 CV in argento sui parafanghi anteriori, la differenziano dalla sorella minore. Cinque i colori disponibili per la carrozzeria: rosso Vallelunga, bianco Meije, grigio Antracite, grigio Futura e nero. La lista degli optional poteva leggermente discostare da mercato a mercato e, a tal proposito, ricordiamo che oltre il 40 per cento delle GTi prodotte furono destinate all’esportazione, ma due erano le opzioni comuni a tutti i mercati: il tetto apribile panoramico in vetro e la vernice metallizzata. All’interno era possibile avere in opzione i sedili con i fianchetti laterali in cuoio, che diventarono di serie su molti mercati, tra cui quello italiano. Il volante, sempre rivestito in cuoio e la chiusura centralizzata, bagagliaio compreso, erano di serie. Gli alzacristalli elettrici completavano una dotazione non sempre comune alle vetture di questa categoria. La moquette interna era rossa e il tessuto che rivestiva la parte centrale dei sedili riprendeva quello delle mitiche Turbo 16 con due fasce verticali in grigio chiaro e grigio scuro, separate da un filetto rosso. Le prime 205 GTI 1.9 130 CV montarono – solo per poco – il cruscotto squadrato, comune alla prima serie delle 205. Occorre ricordare che l’incremento di potenza per la 205 GTI 1.9 130 CV comportò modifiche ai rapporti del cambio, alla trasmissione, all’impianto frenante – con l’adozione dei dischi anche posteriormente – e l’aumento della carreggiata di 11 mm. Maggiorati anche i cuscinetti dei mozzi delle ruote e gli ammortizzatori che furono adeguati ai nuovi carichi ed alla maggiore potenza.
La 205 GTi 1.9 caratterizzata dai cerchi in lega più larghi