Gli anni ’70 per Citroën iniziano al Salone di Ginevra dove vengono presentate due automobili che marcheranno il decennio successivo: la SM e la GS, una coupé sportiva di gran lusso ed un’auto media rivoluzionaria. GS è una berlina media di un litro di cilindrata, dotata di un motore boxer raffreddato ad aria a 4 cilindri contrapposti. Veloce, confortevole ed estremamente aerodinamica, la GS rivoluziona il suo segmento introducendo di serie le sospensioni idropneumatiche ed un sistema di frenata con quattro dischi funzionante ad alta pressione. Nel 1978 viene introdotta la serie speciale Basalte, con esclusivi abbinamenti cromatici nero/arancio all’interno, speciali decorazioni rosse all’esterno (con il logo BASALTE ben in vista) ed alcuni accessori di serie, come il tergilavafari (siamo nel 1978) ed un impianto stereo di qualità.
La Citroën GS Basalte
Citroën ci ha già abituati all’uscita di serie speciali e motorizzazioni particolari: cinque anni prima, nel 1973 stupisce il mondo presentando una straordinaria versione della GS: la BIROTOR. Equipaggiata con un motore rotativo bicilindrico Wankel che non genera vibrazioni ed eroga una potenza superiore ai cento cavalli, la BIROTOR sfreccia silenziosa ad oltre 170km/h. “il solo rumore che potrà infastidirvi, sarà il ticchettio dell’orologio di bordo”, annuncia la brochure del modello (i consumi non esattamente contenuti dei motori Wankel e l’elevato prezzo di vendita ne determineranno la fine della produzione dopo poco più di 850 esemplari costruiti).
La Citroën GS Birotor
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