Modelli anteguerra
TIPO A
Immediato dopoguerra, la Prima Guerra Mondiale, André Citroën fa la scelta che lo renderà universalmente celebre: produrre un’automobile alla portata se non di tutti, di molti! É così che nasce la 10HP Type A – e con lei il DNA Citroën – una vettura popolare, colorata, facile da costruire, da manutenere e da guidare quindi sicura, affidabile e geniale!
Il 4 giugno 1919 è una data storica: ai Magasins Alda, sugli Champs-Élysées viene venduta per 11.000 franchi la prima automobile Citroën e con lei “nasce” il primo cliente della Marca ed è arrivato fino a noi anche il nome di questo primo acquirente Monsieur Testemolle, commerciante di bestiame di Baulieu-sur-Dordogne. Nel dicembre dello stesso anno, si contano quasi 3.000 unità prodotte.
Negli anni successivi, la piccola Citroën riceverà diversi allestimenti e perfino due versioni commerciali con la portata di 250 e 500 kg ma il mercato è in continua evoluzione, il successo dell’auto per tutti di André Citroën è tale che nel 1921 si inizia a pensare ad un restyling, un’evoluzione della 10HP Type A: la Torpédo Sport Luxe che mantiene lo stesso motore della gamma ma è dotata di una carrozzeria più accattivante, con pianale ribassato, fari di maggiori dimensioni e una capote quasi orizzontale che la distingue dalle classiche Type A, a completare l’insieme una verniciatura in due toni di colore che segue la linea della carrozzaria e sale ad incorniciare il radiatore. Parallelamente, sulla medesima base, viene allestita una versione Spécial dalla stessa finitura accattivante ma con un motore più moderno da 1.452 centimetri cubici, dotato di valvole in testa che sviluppa 22 cavalli reali. Questa vettura rimarrà una rarità ma getterà le basi per la produzione della nuova Citroën 10HP versione B2.
TIPO B
Nel giugno 1921, viene presentata la nuova Citroën 10HP B2, dotata di motore da 1.452 centimetri cubici e 9CV fiscali. Le dimensioni sono simili a quelle della Type A, la silhouette è caratteristica con la capote orizzontale ed il radiatore più alto. Citroën punta su praticità, semplicità e sicurezza, con B2 vengono sviluppate le vetture a “conduite intérieure” ovvero con il guidatore e gli occupanti ben protetti da un abitacolo chiuso. La B2 è la prima vettura a “conduite intérieure” costruita in serie e per poter garantire l’approvvigianamento di legna necessario alla produzione della struttura superiore dell’abitacolo vengono allestiti dei grandi depositi a Issy-les-Moulineaux con annessa segheria, è il primo stabilimento satellite della fabbrica Citroën di Javel che negli anni realizzerà nei dintorni di Parigi numerose fabbriche specializzate nella produzione di specifici componenti.
Sul telaio di B2 si sviluppa rapidamente una gamma completa di allestimenti e modelli, la torpédo quattro posti è proposta in quattro versioni: Série, Série Luxe, Tourisme Luxe e Sport.
Le “conduite intérieure” offrono (per 17.000 franchi dell’epoca) un modello a tre posti, con i vetri laterali della capote ovali; l’allestimento interno prevede una particolare seduta amovibile a fianco del sedile del guidatore. Per la versione a quattro posti è prevista una carrozzeria che – per quastioni di rigidità – mantiene tre sole portiere ma con ben sei finestrini! L’allestimento, tenuto conto che si parla di “utilitarie” è notevole: finiture in stoffa, sedute e schenali con imbottitura a molle, riquadri delle portiere in legno sagomato, parasole azionabili sui finestrini laterali e sedili anteriori regolabili, tutto per soli 19.800 franchi.
La gamma è completata da tre versioni più lussuose chiamate coupé de ville (di serie e gran lusso) e dalla berlina gran lusso con prezzi a partire da 18.000 franchi fino ai 23.000 del modello più accessoriato e performante. Molto simile alla Type A nei primi anni di produzione, dal 1923 B2 è protagonista di un restyling: la carrozzeria viene allungata per guadagnare più spazio, le capote squadrate mantengono la loro linea e in base all’allestimento possono avere fino a sedici luci tra finestrini e lunotti.
Prodotta da maggio 1921 a luglio 1926, la 10HP B2 fu prima affiancata e poi sostituita dalle maneggevoli 5HP e le nuovissime B10 equipaggiate con le famose scocche tutt’acciaio.
Il maggior successo delle Tipo B rimangono i grandi raid nei deserti grazie alle versioni cingolate.
TIPO C
Salone di Parigi, ottobre 1928, in onore del fondatore della marca viene presentata la nuova linea di modelli denominati AC4 e AC6 dalle iniziali di André Citroën seguite dal numero di cilindri, ben presto si parlerà semplicemente di C4 e C6 le vetture destinate a conquistare il mercato europeo. La linea è un’evoluzione delle Tipo B con scocca tutt’acciaio, parafanghi e calandra sono rinnovati. C4 è la versione meno potetnte ma raggiunge comunque i 90 km/h e riscontra un immediato successo di pubblico con la commercializzazione di 76.500 esemplari nel primo anno; è una vettura versatile, la gamma prevede quattro versioni utilitarie e l’allestimento torpedo commerciale declinato in camionetta telonata, camionetta centinata in lamiera, Boulangère e pianale con sponde.
Con C6 si propone una vettura elegante che strizza l’occhio alle americane ma, «con il buon gusto francese» citando le parole di Andrè Citroën tuttavia, nonostante delle ottime doti meccaniche e l’ottimo prezzo, la prima versione di C6 si discosta esteticamente troppo poco dalla C4, anche su C6 sono proposti gli allestimenti commerciali… Ben presto la C6 lascia il passo alla C6E (seguirnno la versioni F e G), con una finitura interna molto più ricercata e dettagli nella carrozzeria accattivanti, sarà anche allargata di 7 cm e allungata. Con la cabriolet due posti si pone l’accento sull’auto per signore elegante e confortevole.
Dal 1° aprile 1932 le C saranno dotate (prime in Europa), del Moteur Flottant, un brevetto che Andrè ha acquistato negli Stati Uniti. La tecnologia del “Floating Power” è stata sviluppata dall’ingegnere Lee (grazie agli studi sulle vibrazioni di due tecnici francesi: D’Aubarède e Lamaire) per una casa automobilistica americana. Installato nel luglio del 1931 su una 4 cilindri presentata al Salone dell’Auto di New York dello stesso anno, si rivela talmente efficace da determinare un successo di pubblico che fa quadruplicare le vendite di quella vettura. Grazie a questo brevetto, i motori delle automobili Citroën saranno dotati di resistenti supporti elastici in caucciù che “sospendono” il propulsore e gli permettono di oscillare leggermente attorno ad un asse longitudinale che passa per il suo centro di gravità, di fatto il motore si trova costantemente in una situazione di equilibrio ed il sistema assorbe la maggior parte delle vibrazioni e degli scoppi causati dal suo funzionamento garantendo una stabilità di guida ed una silenziosità dell’abitacolo mai provate prima. Per sottolineare ancora di più la differenza tra le confortevoli e silenziose Citroën e tutte le altre auto in circolazione in Francia viene studiata una campagna pubblicitaria di grande impatto, completa di un dossier con documentazione chiara e convincente da fornire alla rete di vendita e un emblema, un simbolo evocativo e ben riconoscibile, che identifichi il Marchio con il motore flottante: un cigno che nuota elegantemente attraverso il logo del double chevron!
C4 e C6 saranno prodotte (con guida a destra) nella fabbrica inglese di Slough e commercializzate con il nome di “Big 12” e “20 Six”; in Italia, la SAIAC assemblerà a Milano C4 chiamata “Citroën Quattro” e diffusa soprattutto come taxi mentre C6 conoscerà la fama come “Lictoria SEX” la vettura con dettagli in oro e broccato donata dagli operai della fabbrica Citroën di Milano a Papa Pio XI e tutt’ora esposta alle Scuderie Vaticane. In Germania C4 e C6 saranno prodotte nella fabbrica di Colonia, commercializzate in un numero minore di allestimenti rispetto alla Francia avranno però una finitura speciale solo per il mercato tedesco la “Luxus Cabriolet 5 Sitzig” con dettagli lussiosi, sedili in pelle e una grossa capote doppia caratteristica della produzione teutonica.
Le C saranno dotate, all’occorrenza, dei cingoli in caucciù e cuoio e ne sarà prodotta anche la versione a pedali per bambini, le Citroënnettes e i modelli giocattolo in scala.