Dyane

Semplice, pratica, economica, buona per tutti gli utilizzi: è Dyane, l’auto in Jeans.
Questo slogan, caratterizzò le campagne pubblicitarie della Citroën Dyane nel nostro Paese che fu il maggiore mercato per questa piccola di casa Citroën/Panhard.

Arrivata nel 1967 per modernizzare la 2CV, Dyane è frutto del lavoro del designer Louis Bionnier, autore delle linee di molte vetture della storica casa francese Panhard et Levassor, che da poco era entrata a far parte della galassia industriale Citroën. Rispetto alla 2CV (con cui condivideva l’architettura generale), la Dyane appariva più moderna e pratica, offrendo un ampio portellone di carico posteriore, più spazio interno ed una carrozzeria dall’apparenza più solida, oltre ad una migliore profilatura aerodinamica che consentiva di superare agevolmente i 110km/h di velocità massima.

In Francia l’accoglienza fu tiepida: il prezzo più elevato convinse molti a restar fedeli alla vecchia 2CV (che all’epoca era sul mercato già da una ventina di anni) ma all’estero le cose andarono diversamente. In Italia, ad esempio, la 2CV, in quegli anni, non riscuoteva grande successo: l’aspetto forse un po’ troppo spartano associato un prezzo necessariamente più elevato dell’italica 500, dovuto in gran parte alle esose tasse d’importazione, frenarono la diffusione della simpatica 2CV nel Bel Paese.
Nel 1969, però, si cambia musica: l’arrivo della mercato comune europeo (MEC), con la conseguente scomparsa degli onerosi dazi doganali, assieme ad una aggressiva politica dei prezzi vendita operata da Citroën Italia su questo modello, determinarono un boom di vendite che si protrasse per gran parte degli anni ’70, facendo dell’Italia il primo mercato per la Dyane.
Nel 1978 arrivò anche una versione furgonata: l’Acadiane, su cui in Italia fu allestito anche un piccolo camper denominato Oasi, oltre ad uno più grande, concepito dalla Laverda, con uno specifico modulo abitativo azzurro col nome di Paguro.

L’evoluzione della Dyane seguì quella della sorella 2CV: una terza luce laterale nel 1968, motori via via più potenti, freni a disco nel 1979, sino alla fine della produzione della versione berlina nel 1983 (l’Acadiane, invece, fu prodotta sino al 1987), quando la costante riduzione dei volumi di vendita convinse Citroën a chiudere la catena di montaggio di questo modello. La vecchia 2CV, prodotta dal 1948 e che nei piani di Citroën doveva essere sostituita proprio dalla Dyane, rimase in commercio ancora per sei anni!
Prodotta a partire dall’estate 1967 nello stabilimento di Levallois (F), presentata al Salone di Parigi nel settembre dello stesso anno, ha avuto nel suo carnet anche delle serie speciali, la più famosa è la “Caban” con la sua livrea blu e filetti bianchi con una rosa dei venti su cofano e portellone mentre la più curiosa – anche se non è una serie speciale – è sicuramente la Jyane (Leone in lingua locale), prodotta in Iran e caratterizzata dai parafanghi posteriori non carenati. A conferma della qualità del progetto della Dyane, sono ancora moltissime le “Auto in Jeans” che circolano sulle strade del nostro Paese, spesso usate quotidianamente da utenti che ne apprezzano le immutate doti di praticità ed economia d’esercizio.