Nel 1989 nasce la versione Top della gamma 309: la GTI 16 V, versione sportiva e punta di diamante della gamma.

Segue la 309 GTI ad 8 valvole presentata due anni prima e che riprendeva la meccanica della 205 GTI con motore da 130 cv è penalizzata dai quasi 55 chili di peso in più rispetto alla sorella minore. 

L’aver dotato la 309 della meccanica a 16 valvole con 160 cv ha fornito a questa vettura una grossa opportunità consentendole di esprimersi  veramente al massimo ottenendo risultati e riconoscimenti nelle competizioni veramente lusinghieri.

La Peugeot 309 GTI 16 Valvole in allestimento Gruppo A

Molto sobria (niente appendici vistose o cerchi esagerati), solo guardandola da vicino è possibile scorgere la scritta sul cofano posteriore che consentiva di distingue la 309 GTI 16 V dalla 309 GTI. Aprendo il cofano si viene subito colpiti dal grosso motore del tipo D6C verniciato in nero opaco da 1.900 c.c. con 16 valvole e 160 cv lo stesso che equipaggiava le 405 MI16.

Internamene, i sedili sportivi e avvolgenti sono dotati di regolazione lombare e rivestiti al centro di tessuto “quartet blu” con i fianchetti in velluto. Nell’autunno del 1992 per l’anno modello 1993 abbiamo la prima modifica di rilievo, infatti con l’introduzione della nuova normativa contro l’inquinamento denominata Euro 1, a partire dal gennaio del 1993 viene installato il catalizzatore, la potenza del motore si riduce a 148 cv, perdendo ben 12 cavalli. Questa nuova versione catalizzata della 309 GTI 16 V si distingue dalla precedente anche per i fianchetti in pelle dei sedili che vanno a sostituire quelli in velluto.

La 309 GTI 16 V nasceva con un buon equipaggiamento di serie e questa è la ragione delle poche opzioni disponibili: vernice metallizzata, tetto apribile, aria condizionata e interni in cuoio integrale.

La produzione cesserà nel giugno del 1993 con un totale complessivo di 8.664 esemplari in quattro anni.

La Peugeot 309 GTI 16 Valvole esposta al museo de L’Aventure Peugeot a Sochaux (F)